GuidaMacropolis
ArchivioPositivo aaaaaaArchivioNegativo aaazaaaNovità aaaaaaaa

 

Segnala questa pagina: * * * Save to i89 * * post<li>

Richard Helms: gli assassinii della CIA, il cambio di regime, le stragi e Saddam di Richard Sanders, 25  ottobre 2002

Con la morte dell'ex direttore della CIA Richard Helms i corporate media stanno offrendo una raro sguardo all'uso degli assassini politici da parte della CIA. Sfortunatamente comunque, le notizie sono molto annacquate. Esse coprono molto più di ciò che rivelano.

Contrariamente a ciò che i corporate media suggeriscono, l'assassinio non è un metodo pulito, chirurgico per rimuovere nemici politici molto particolari. E' solamente una piccola parte di un più grande grappolo di crimini usati dalla CIA per eseguire un "cambio di regime".

La realtà è che l'uso che fa la CIA dell'assassinio per sterminare i leader politici storicamente è stato strettamente collegato a molti altri crimini politici che sono, come dimostrato, persino peggiori.

Per esempio, quando pianificano, coordinano, armano, addestrano e finanziano colpi di stato militari repressivi, come la CIA ha fatto molte volte, i loro sicari hanno l'abitudine di eseguire arresti di massa, torture di massa ed omicidi di massa. E' uno sporco affare. Come disse una volta Kissinger sul tradimento dei kurdi iraqeni da parte della CIA, "le azioni segrete non dovrebbero essere confuse con il lavoro missionario".

Sebbene 32 delle 98 storie su Richard Helms (trovate facendo una ricerca con Google) menzionino il termine "assassinio", non uno di questi articoli menziona alcuno dei seguenti termini che sono ugualmente rilevanti nelle operazioni CIA: tortura, omicidio, arresto.

Solamente 4 sulle recenti 98 storie su Helms menzionano il termine "coup." In un caso l'articolo usa il termine per lodare Helms, dicendo che fece un "coup giornalistico" quando intervistò Adolph Hitler nel 1935. I contatti di Richard Helmscon i nazisti non finirono qui (e comunque probabilmente neppure iniziarono allora). Helms continuò a lavorare strettamente con il generale Reinhard Gehlen, il famoso capo delle spie naziste che venne assunto dall'"intelligence" USA per mettere su un'organizzazione interna alla CIA. La "Gehlen Org" reclutò migliaia di agenti nazisti per eseguire operazioni segrete in Europa orientale dopo la guerra. Naturalmente Gehlen non viene menzionato in nessuno dei recenti rapporti di notizie su Helms. Non lo è nemmeno il fatto che l'OSS (l'agenzia USA che precedette la CIA) aveva molto in comune con le SS. Per entrambi il male maggiore al mondo era riassunto in una parola, comunismo. E per entrambi l'eliminazione di comunisti, sindacalisti ed altri elementi indesiderabili che si mettevano sulla strada delle corporations era la principale preoccupazione.

L'assassinio politico è una preziosa arma nella cassetta degli attrezzi di un agente coperto. Ma è solamente uno dei molti strumenti. Una riuscita operazione segreta di estrema destra non solo rimuove la testa del nemico, sostituisce il corpo politico.

La CIA organizza "cambi di regime" da 50 anni. Hanno rimosso molti governi ostili agli interessi delle imprese USA e li hanno rimpiazzati con regimi che è più probabile operino strettamente e servilmente per eseguire i desideri economici e geopolitici della corporate elite degli USA.

Ma i crimini della CIA non terminano con la riuscita di un coup di estrema destra. Dopo la CIA deve mantenere al potere i suoi repressivi despoti per assicurare che essi possano mettere in atto e mantenere una varietà di ingiusti sistemi e strutture economici. Ciò viene fatto con le vendite di armi (e puntuali doni di "surplus" di armamenti), un intenso sostegno diplomatico, il supporto dell'"intelligence" (sic) e massicci investimenti economici (cioè rapinando il massimo profitto possibile sfruttando le risorse naturali che li avevano attirati lì in prima istanza, e consegnando alcune delle spoglie alla leale elite locale).

Quando i corporate media descrivono l'uso che fa la CIA degli assassini politici come se fossero isolati dalle incarcerazioni di massa, dalla tortura e dall'omicidio,  essi nascondono l'orrore, il dolore e le sofferenze provate da migliaia di persone comuni in paesi dove hanno avuto luogo i bagni di sangue sostenuti dalla CIA. Essi trascurano di rivelare che quando la CIA esegue i suoi sforzi di assassinio ad alto livello, essa esegue anche l'omicidio di migliaia di figure politiche meno note.

E' una procedura standard di molti colpi di stato che migliaia di attivisti ed organizzatori di base vengano presi, torturati ed uccisi. Queste ondate di violenza di massa fanno sembrare l'odierno sniper di Washington un boy scout. La CIA ha utilizzato questi criminali per eliminare i suoi opponenti e come una tattica per infondere paura per assicurarsi che altri cittadini, che altrimenti avrebbero potuto protestare al cambio di regime, decidessero invece di rimanere tranquilli per restare vivi.

Un calzante esempio di una reale campagna di assassini della CIA è stato il "Programma Phoenix" in Vietnam. Vennero individuate specificamente decine di  migliaia di persone, rintracciate ed assassinate, molte da cecchini. Sebbene Helms detenesse il posto di direttore della CIA al culmine di questo programma di assassini di massa in serie nessuna delle recenti 98 storie su Helms trovate con il motore di ricerca Google menziona Phoenix. Stime affidabili sul numero totale della gente uccisa dagli USA nel sudest asiatico durante la guerra del Vietnam vanno dai tre ai cinque milioni di persone. Ma naturalmente in nessuno dei recenti articoli sui corporate media si fa alcuna menzione della colpevolezza di Helms, essi dicono che è tabù parlare male dei morti, ma quello che non dicono è che è ancora più tabù parlare male della CIA, od emettere la parola che i direttori della CIA sono dei criminali che dirigono l'omicidio deliberato di milioni di civili innocenti.

Durante il suo mandato alla guida della CIA sotto il presidente Johnson Helms diresse anche la "guerra segreta" contro il Laos. Ma per la gente del Laos non vi era alcun segreto. Su questo piccolo paese vennero sganciate più di due milioni di tonnellate di bombe. La parola "Laos" non è menzionata in nessuno dei recenti 98 articoli dei corporate media trovati con Google in una ricerca su Richard Helms. Per la maggior parte del mondo è ancora una "guerra segreta".

Un altro esempio molto valido di "cambio di regime" organizzato dalla CIA è stato un colpo di stato che nel 1963 ha impiegato l'assassinio politico, gli imprigionamenti di massa, la tortura e l'omicidio. Questo era il colpo di stato militare che per primo portò al potere in Iraq l'amato partito Baath di Saddam Hussein. A quel tempo Richard Helms era direttore della pianificazione alla CIA. Nella CIA questa è la maggiore posizione responsabile delle operazioni segrete, come l'organizzazione di colpi di stato. Helms servì in quell'incarico fino a quando venne nominato direttore nel 1966.

Nelle citazioni raccolte sotto il nome del leader che venne assassinato è scritto in diversi modi, Qasim, Qassim e Kassem. Ma, comunque scriviate il nome, quando egli prese il potere nel 1958 con un colpo di stato appoggiato dal popolo, egli venne certamente riconosciuto a Washington. Esegui delle politiche così antiamericane ed anticorporations come iniziare il processo di nazionalizzazione delle compagnie petrolifere straniere in Iraq, ritirando l'Iraq dal Patto di Baghdad di estrema destra avviato dagli  USA (che includeva un altro stato fantoccio degli USA guidato dai militari, il Pakistan) e legalizzando il partito Comunista iraqeno. Nonostante queste azioni, e molto probabilmente a causa di esse, era il leader più popolare dell'Iraq. Doveva andarsene!

Nel 1959 vi fu un fallito tentativo di assassinio di Qasim. Il mancato assassino non era altri che il giovane Saddam Hussein. Nel 1963 un colpo di stato organizzato dalla CIA riuscì ad assassinare Qasim ed il partito Baath di Saddam arrivò per la prima volta al potere. Saddam ritornò dall'esilio in Egitto e prese il posto chiave di capo del servizio segreto dell'Iraq. Quindi la CIA procurò al nuovo duttile regime iraqeno i nomi di migliaia di comunisti e di altri attivisti ed organizzatori della sinistra. Migliaia di questi sostenitori di Qasim e delle sue politiche divennero presto defunti in una furia i omicidi di massa eseguiti da stretti amici della CIA in Iraq.

L'Iraq è ancora una volta obiettivo di un "cambio di regime" degli USA. Nonostante ciò molto poco viene detto dai corporate media su come la CIA aiutò ed incoraggiò l'assassinio politico, il cambio di regime e l'omicidio di massa, il tutto per mettere al potere per la prima volta in Iraq il partito Baath di Saddam.

Una cosa è certa, per gli USA sarà molto più difficile rimuovere dal potere in Iraq il partito Baath di quanto per loro sia stato mettercelo nel 1963. Se più gente conoscesse questa diabolica storia, non sarebbe proprio così incline a fidarsi degli USA nei loro attuali sforzi per eseguire il "cambio di regime" in Iraq.

 


 

Seguono qui alcune citazioni che ho raccolto su questa affascinante vecchia storia del coinvolgimento della CIA nella brutale cronaca del "cambio di regime" in Iraq:

Agli inizi del 1963, Saddam aveva cose più importanti delle quali preoccuparsi del suo esorbitante conto all'Andiana Cafe. L'8 febbraio un colpo di stato a Baghdad, nel quale il partito Baath giocò un ruolo guida, rovesciò Qassim. Il sostegno ai cospiratori era limitato. Nelle prime ore di combattimento avevano solamente nove carri armati sotto il loro controllo. Il partito Baath aveva soltanto 850 membri attivi. Ma Qassim ignorò gli avvertimenti sull'imminente golpe. Quello che spostò contro di lui il piatto della bilancia fu il coinvolgimento degli Stati Uniti. Egli aveva portato l'Iraq fuori dall'antisovietico Patto di Baghdad. Nel 1961 aveva minacciato di occupare il Kuwait e di nazionalizzare parte dell'Iraq Petroleum Company (IPC), il consorzio petrolifero straniero che sfruttava il petrolio iraqeno. In retrospettiva, era il golpe favorito dalla CIA. "Avevamo realmente le T incrociate per quanto stava accadendo", ci disse James Critchfield, allora capo della CIA in Medio Oriente. "Lo consideravamo una grande vittoria". Più tardi i partecipanti iraqeni confermarono il coinvolgimento americano. "Arrivammo al potere con il treno della CIA", ammise Ali Saleh Sa'adi, segretario generale del partito Baath che stava per instaurare un regno di terrore senza precedenti. Venne riportato che l'assistenza comprendeva il coordinamento dei golpisti dalla stazione dell'agenzia all'interno dell'ambasciata USA a Baghdad ed anche da una stazione radio clandestina in Kuwait e solleciti e consigli da tutto il Medio Oriente su quelli di sinistra che dovevano venire eliminati una volta che il golpe fosse riuscito. Alla fine Qassim conservava la sua popolarità nelle strade di Baghdad. Dopo la sua esecuzione i suoi sostenitori rifiutarono di credere che fosse morto finché i capi del golpe non mostrarono alla TV e sui quotidiani il suo corpo trapassato dai proiettili.

Fonte: Andrew e Patrick Cockburn, estratto da Out of the Ashes, The Resurrection of Saddam Hussein, 2000.  Citato da Tim Buckley http://www.casi.org.uk/discuss/2000/msg01267.html

 

 


 

Il golpe baathista risultò nel ritorno in Iraq del giovane membro baathista Saddam Hussein, che era fuggito in Egitto dopo il suo precedente tentativo di assassinare Qasim. Saddam venne immediatamente assegnato alla guida di Al-Jihaz al-Khas, l'organizzazione clandestina di intelligence baathista. In tale incarico egli fu presto coinvolto nell'uccisione di circa 5.000 comunisti. L'ascesa al potere di Saddam iniziò ironicamente grazie ad un golpe architettato dalla CIA!

Fonte: Alfred Mendes, Estratto da "Blood for Oil,"  Spectr@zine. http://www.spectrezine.org/war/Mendes.htm

 


 

1963: Il governo di Qasim viene rovesciato con un golpe che porta al potere il partito nazionalista arabo Baath. Essi promuovono l'unione tra Iraq, Egitto e Siria in un'unica nazione araba. Nello stesso anno il baath arriva al potere anche in Siria, sebbene in seguito vi sia una spaccatura tra i partiti siriano ed iraqeno.

Il Baath rafforza i legami con gli USA. Durante il golpe i carri armati travolgono i dimostranti, iniziando un periodo di persecuzione spietata. Più di 10.000 persone vengono imprigionate, molte vengono torturate. La CIA fornisce ai baathisti le informazioni sui comunisti e radicali da arrestare. In aggiunta ai 149 ufficialmente giustiziati, circa 5.000 vengono uccisi durante il terrore, molti bruciati vivi in fosse comuni. Il nuovo governo continua la guerra ai kurdi, bombardandoli con carri armati, artiglieria e dal cielo, e radendo al suolo villaggi.

Fonte: Practical History, London, May 2000. http://www.geocities.com/CapitolHill/Senate/7672/iraq.html

 


 

Gli iraqeni hanno sempre sospettato che il golpe militare del 1963 che ha messo Saddam Husain sulla strada del potere assoluto era stato ideato dalla Central Intelligence Agency (CIA) degli USA. Nuove prove appena pubblicate rivelano che l'agenzia non solo architettò il putsch ma fornì anche la lista delle persone che dovevano essere eliminate una volta che fosse stato preso il potere - un mostruoso stratagemma che portò alla decimazione della classe professionale dell'Iraq.

Il rovesciamento del presidente Abdul Karim Kassim l'8 febbraio 1963 naturalmente non era il primo intervento dell'agenzia nella regione, ma fu il più sanguinoso - molto più sanguinoso del golpe che orchestrò nel 1953 per riportare al potere lo scià dell'Iran. Quanto sanguinario, e quanto profondo fosse il coinvolgimento della CIA nello stesso è dimostrato in nuovo libro di Said Aburish, uno scrittore di affari politici arabi.

Il libro A Brutal Friendship: The West and the Arab Elite (1997), stabilisce in dettaglio non solo come la CIA abbia strettamente controllato gli stadi della pianificazione ma anche di come abbia avuto un ruolo centrale nella successiva purga di sospetti elementi di sinistra dopo il golpe.

L'autore ritiene che 5.000 vennero uccisi, dando i nomi di 600 di loro - inclusi molti medici, avvocati, insegnanti e docenti che formavano l'elite istruita dell'Iraq. Il massacro venne eseguito in base alle liste della morte procurate dalla CIA.

Le liste furono compilate nelle stazioni della CIA in Medio Oriente con l'assistenza degli esiliati iraqeni come Saddam, che aveva base in Egitto. Un ufficiale di intelligence egiziano, che ottenne da Saddam molte di queste informazioni, aiutò la stazione CIA del Cairo a stendere la sua lista. Secondo Aburish comunque, l'agente americano che produsse la lista più lunga fu William McHale, che operava sotto la copertura di corrispondente dell'ufficio di Beirut della rivista Time.

Il massacro cominciò non appena le liste arrivarono a Baghdad. Nessuno venne risparmiato. Vennero uccise persino donne incinte ed anziani. Alcuni vennero torturati davanti ai loro bambini. Secondo l'autore, Saddam, che 'si era precipitato a tornare in Iraq dall'esilio del Cairo per unirsi ai vincitori, fu personalmente coinvolto nella tortura di elementi di sinistra nei separati centri di detenzione per fellaheen [contadini] e muthaqafeen o classi istruite'.

Il re Hussain di Giordania, che manteneva stretti collegamenti con la CIA, dice che le liste vennero comunicate a Baghdad via radio dal Kuwait, la base straniera del golpe iraqeno. Secondo lui l'8 febbraio,giorno del golpe, venne fatta una trasmissione radio segreta dal Kuwait, 'che comunicò agli esecutori del golpe i nomi e gli indirizzi dei comunisti che erano lì, così che potessero essere presi e giustiziati'.

Il regale collaboratore della CIA da anche una chiara percezione su quanto strettamente lavorassero assieme durante gli stadi della pianificazione il partito baathista e gli operatori dell'intelligence americano. 'Tra il partito Baath e l'intelligence americano si tennero molti incontri - i più critici dei quali in Kuwait', egli dice.

A quel tempo il partito Baath era un piccolo movimento nazionalista con solo 850 membri. Ma la CIA decise di utilizzarlo a causa delle sue strette relazioni con l'esercito. Uno dei suoi membri aveva cercato di assassinare Kassim già nel 1959. Saddam, allora ventiduenne, venne più tardi ferito ad una gamba fuggendo dal paese.

Secondo Aburish, i capi del partito Baath - in cambio del sostegno della CIA - acconsentirono di 'intraprendere un programma di pulizia per sbarazzarsi dei comunisti e dei loro alleati di sinistra', Hani Fkaiki, un capo del partito Baath, dice che l'uomo di contatto con il partito che orchestrò il golpe era William Lakeland, assistente dell'attache militare USA a Baghdad.

Uno dei capi del golpe, il colonnello Saleh Mahdi Ammash, ex assistente dell'attache militare a Washington, venne difatti arrestato per essere a contatto con Lakeland a Baghdad. Il suo arresto costrinse i cospiratori a muoversi prima di quando avevano programmato.

Il libro di Aburish dimostra che il leader del Baath non negavano di complottare con la CIA per rovesciare Kassim. Quando i funzionari del partito Baath siriano chiesero di sapere perché fossero in affari con l'agenzia USA, gli iraqeni cercarono di giustificarsi in termini di ideologia paragonando la loro collusione a 'Lenin che arriva su un treno tedesco per fare la sua rivoluzione'. Ali Saleh, ministro degli interni del regime che aveva rimpiazzato Kassim, disse: 'Noi arrivammo al potere sul treno della CIA'.

Non dovrebbe sorprendere il fatto che gli americani fossero così desiderosi di rovesciare Kassim o così propensi a causare un tale bagno di sangue per raggiungere il loro obiettivo. All'apice della guerra fredda, essi provocarono simili violenze in America Latina ed in Indocina rovesciando tutti i leader che osavano dimostrare il minimo grado di indipendenza.

Kassim era un bersaglio primario dell'aggressione e dell'arroganza degli USA. Dopo aver preso il potere nel 1958, egli portò l'Iraq fuori dal Patto di Baghdad, l'alleanza antisovietica del Medio Oriente sostenuta dagli USA, e nel 1961 osò nazionalizzare parte della concessione controllata dalla società britannica Iraq Petroleum e ritirò fuori una pretesa iraqena di lunga data sul Kuwait (il regime che gli succedette rinunciò immediatamente alla pretesa sul Kuwait).

Ma la guerra fredda da sola non spiega la propensione alla violenza dello zio Sam. Quando il presidente George Bush bombardò a tappeto l'Iraq, uccidendo migliaia di civili, la guerra fredda era finita. Clinton non può citare la guerra fredda nell'asserire che il brutale regime di sanzioni imposto al paese dovrebbe rimanere.

Infatti, la brutale, sanguinosa natura dello zio Sam risale fino ai tempi dei cd 'padri fondatori', che non facevano nessun tentativo di nasconderla. Già nel 1818 John Quincy Adams inneggiava alla 'salutare efficacia' del terrore nel trattare con 'le orde combinate di indiani senza legge e di negri'. Egli stava difendendo le frenetiche operazioni di Andrew Jackson in Florida che praticamente spazzarono via le popolazioni indigene e lasciarono la provincia spagnola sotto controllo USA. Thomas Jefferson ed i suoi colleghi non erano migliori confessando di essere impressionati dalla saggezza delle sue parole.

Fonte: Muslimedia: August 16-31, 1997 http://www.muslimedia.com/archives/features98/saddam.htm

 


 

La CIA interferisce in Iraq da più di quattro decenni con conseguenze disastrose. Dopo aver sostenuto il corrotto Nuri Said, gli USA diede la caccia a Abdul-Karim Kassem, il cui popolare colpo di stato eliminò nel 1958 il vecchio agente britannico Nuri. Tra coloro che la CIA reclutò per fare il suo sporco lavoro vi era il partito Baath iraqeno, nel quale vi era un temerario avventuriero assetato di potere chiamato Saddam Hussein. Effettivamente Saddam fu impegnato in un attentato alla vita di Kassem, uno dei molti ideati dalle "attività" della CIA. Alla fine il Baath riuscì a rovesciare ed uccidere Kassem nel 1963. La CIA diede al nascente regime Baath una lunga lista di comunisti ed altri da liquidare, compito che si assunse e portò a termine con la sua usuale scrupolosità. Husayn Al-Kurdi , "The CIA In Kurdistan", December 1996, http://www.zmag.org/zmag/articles/dec96kurdi.htm

Fonte: http://dsc.discovery.com/convergence/behindheadlines/timeline/timeline.html

 


 

Kassem aveva contribuito alla fondazione della Organisation of Petroleum Exporting Countries (OPEC) per tentare di porre fine al controllo occidentale sul petrolio arabo. Aveva progettato di nazionalizzare la Iraq Petroleum Company nella quale gli USA avevano interessi. L'Iraq era anche stato contrario quando il Regno Unito aveva concesso l'indipendenza al Kuwait con un emiro (re) filoccidentale e concessioni petrolifere a società occidentali. Pochi giorni prima del golpe il quotidiano francese Le Monde aveva riportato che Kassem era stato avvertito dal governo USA di cambiare le politiche economiche del suo paese od avrebbe fronteggiato delle sanzioni. Documenti del governo britannico declassificati più tardi indicano che il golpe era spalleggiato dagli USA e dal Regno Unito. Il nuovo governo promette di non nazionalizzare gli interessi petroliferi americani e rinunciare alle pretese sul Kuwait. Gli USA riconoscono e lodano il nuovo governo.

Fonte: Kryss Katsiavriades and Talaat Qureshi, "The Acts of the Democracies: 1960 to 1964" http://www.krysstal.com/democracy_1960to1964.html

 


 

Una storia di manovre e rovesci, con la CIA spesso come scure, hanno reso molto difficile agli Stati Uniti essere considerati una presenza affidabile, o persino onesta, in Medio Oriente. Il risentimento non è confinato agli arabi. Nove anni fa Massoud Barzani, che raramente ha viaggiato fuori del Kurdistan, acconsentì a visitare Washington con una delegazione del partito di opposizione Iraqi National Congress (INC). Massoud, abituato ai tradizionali pantaloni larghi e fascia, sembrava scomodo in abito Armani ai ricevimenti, ma l'INC era desideroso di fare una bella figura con senatori e opinionisti. Nondimeno, Massoud rifiutò l'invito a visitare Henry Kissinger.

Nonostante tutti i compromessi della politica kurda, Massoud non aveva mai dimenticato che l'ex segretario di stato aveva ideato l'accordo di Algeri del 1975 tra Iraq ed Iran, con il quale improvvisamente le due parti sistemarono le loro differenze di lunga data e si sentirono liberi di trattare dei loro "problemi interni", inclusi i kurdi. Algeri arrivò appena due anni dopo che Massoud era andato a Washington per incontrare Richard Helms, direttore della CIA, e Al Haig, capo di gabinetto della Casa Bianca, un incontro che portò sia la CIA che i consiglieri israeliani ad entrare nell'Iraq settentrionale per aiutare i kurdi. Algeri deluse i kurdi, ponendo fine ad una generazione di rivolte kurde guidate dal padre di Massoud, Mulla Mustafa, che con il cuore spezzato andò in esilio e ad una morte prematura. Sebbene quelli a Washington dimenticarono rapidamente, Massoud non lo fece.

La relazione tra la CIA e Saddam Hussein è di lunga data. Nel 1963 gli americani complottarono con il Baath contro Abdel Karim Kassem, un uomo che, nelle parole dello scrittore Said Aburish, "mantiene l'affetto del popolo iraqeno più di ogni altro leader di questo secolo". La CIA fornì al Baath le liste di elementi di sinistra e comunisti da uccidere, e Washington inviò a Kirkuk armi da usare contro i kurdi.

Nella biografia di Aburish del leader iraqeno, l'autore cita molti iraqeni anti Saddam tra i quali Ahmad Chalabi, capo dell'INC, che coopera con la CIA fin dal secondo golpe del Baath nel 1968. Più tardi, negli anni '80, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna aiutarono l'Iraq ad armarsi durante il conflitto con l'Iran per rivoltarglisi contro solamente con la crisi del Kuwait del 1990. Quando nel 1991 il popolo iraqeno si sollevò contro Saddam, gli Stati Uniti temevano che il cambiamento avrebbe messo al potere la maggioranza sciita e dunque l'Iran, e le forze USA stettero a guardare mentre la Guardia Repubblicana schiacciava la ribellione. La CIA quindi lavorò per promuovere un colpo di stato a Baghdad, una strategia che crollò nel 1996 quando l'intelligence iraqeno infiltrò una cospirazione guidata dall'ex baathista Iyad Alawi. Con l'arresto di centinaia di ufficiali il mukhabarat inviò un messaggio alla squadra della CIA ad Amman: "Abbiamo arrestato tutti i vostri. E' meglio che facciate i bagagli ed andiate a casa".

Lo scarso sostegno della CIA all'INC terminò anch'esso nel 1996, quando Saddam sfruttò i combattimenti tra kurdi per schiacciare la presenza dell'INC nella zona del nord controllata dai kurdi. Mentre i carri iraqeni arrivavano la CIA fuggì abbandonò la gente dell'INC al proprio destino. Washington si lavò le mani della questione e Chalabi annotò che i funzionari CIA "non sono famosi per la loro sincerità".

Fonte: Gareth Smyth, "In the Middle East, the CIA has hurt its friends and helped its own enemies." http://www.mafhoum.com/press2/cia276_files/home_files/azpolitics_03.htm


Nel 1963 Saddam Hussein operò con la CIA per eseguire il golpe del partito Baath, che alla fine lo portò al potere in Iraq. Il libro A Brutal Friendship: The West and the Arab Elite by Said K. Aburish, recentemente recensito su Counterpunch ("The CIA: Lest We Forget", CounterPunch. Sept.16-30 1997, p.2), descrive come la CIA, Saddam ed altri membri del partito Baath collaborarono per provocare il golpe, assassinando nel contempo circa 5.000 persone. Gli Stati Uniti andarono ad aiutare Saddam a vincere la guerra Iran-Iraq degli anni '80. Secondo  Noam Chomsky "Non vi furono appassionati appelli per un attacco militare contro Saddam dopo che aveva gassato i kurdi a Halabja nel marzo del 1988; al contrario, gli USA ed il Regno Unito estesero il loro forte sostegno al criminale, allora anche "il nostro tipo" ("Iraq and the UN Sanctions", The Economist, Nov.19 1994, p.47)

Fonte: Ruth Wilson, "American Policy in Iraq" http://www.speakeasy.org/wfp/37/american.html


L'America aiutò Saddam Hussein ed il partito Baath ad andare al potere in Iraq. Descrivendoli come "...la forza politica del futuro..." la CIA incontrò gli attivisti baath agli inizi degli anni '60. Nel golpe del 1963 vennero assassinati in tre giorni migliaia di figure politiche dell'opposizione iraqena, molti di loro in base ad una lista che, secondo il giornalista John Pilger, venne fornita dalla CIA. James Critchfield a quel tempo era il capo della CIA in Medio Oriente. Egli più tardi descrisse il golpe agli scrittori Andrew and Patrick Cockburn per il loro libro 'Out of the Ashes'. "Fu una grande vittoria. [....] Fu un'operazione dove tutte le T erano veramente incrociate". Un altro agente della CIA testimoniò al Congresso: "Egli [Saddam] era un figlio di puttana, ma era il NOSTRO figlio di puttana". ['PAYING THE PRICE' - documentary by John Pilger, CARLTON TV, UK, 1999]

Fonte: "Fear And Loathing Of The US Government" http://www.firethistime.org/fearusgovt.htm


1963: Gli USA sostengono il golpe del partito Baath iraqeno (che doveva presto essere guidato da Saddam Hussein) e, secondo informazioni, da i nomi dei comunisti da assassinare, cosa che viene fatta con energia.

Andrew Cockburn and Patrick Cockburn, Out of the Ashes: The Resurrection of Saddam Hussein, New York: Harperperennial. 1999, p. 74;

Edith and E. F. Penrose, Iraq: International Relations and National Development, Boulder: Westview, 1978, p. 288;

Hanna Batatu, The Old Social Classes and the Revolutionary Movements of Iraq, Princeton: Princeton UP, 1978, pp. 985-86

Fonte: Stephen R. Shalom Middle East Time Line (revised, 12 Dec. 2001) http://csf.colorado.edu/forums/pfvs/2001IV/msg01736.html


E' sorprendente quante persone realistiche nel governo americano siano state convinte dalla solita commedia che la CIA abbia una profonda antipatia per le proposte di assassinio politico. Un testimone di ancora un altro episodio di questo tipo fu Armin Meyer, un diplomatico di carriera con una lunga storia nel vicino oriente risalente allo Office of War Information, una specie di branchia dell'OSS durante la II Guerra Mondiale. Nel luglio del 1958, quando il governo dell'Iraq venne rovesciato con un golpe famoso per la sua violenza, Meyer era vice direttore dell'Ufficio Affari del Vicino Oriente del Dipartimento di Stato. L'anno seguente venne promosso direttore e come tale veniva chiamato ogni volta che la CIA contemplava operazioni coperte in Iraq. Il nuovo leader del paese era un generale dell'esercito di nome Abdul Karim Kassem, che aveva assassinato i suoi predecessori ed anche diversi stranieri che si trovavano a Baghdad al momento del golpe. Per di più egli ristabilì immediatamente le relazioni diplomatiche con l'Unione Sovietica, più tardi tolse il bando al partito Comunista iraqeno e soppresse i partiti filoccidentali, ed in molte altre maniere provocò l'ostilità di Eisenhower e John Foster Dulles. In una occasione durante l'incarico di Meyer come direttore dell'Ufficio Affari del Vicino Oriente, egli presenziò ad una riunione nell'ufficio di Allen Dulles alla CIA per discutere su come gli Stati Uniti potevano rimuovere Kassem. Meyer aveva frequentato molte riunioni come questa; erano una routine nel governo, ma questa in rimase in mente.

Durante l'incontro uno dei presenti suggerì che Kassem era il problema e forse il miglior modo per sbarazzarsi di lui era sbarazzarsi di lui. Aspettate un minuto, disse Dulles. Seguì un orribile silenzio. Dulles era un uomo di grande autorità personale, e le sue parole in questa occasione avevano una enfasi fredda e deliberata che Meyer non dimenticò mai. Dulles voleva che una cosa venisse compresa: non è un'abitudine degli americani assassinare gli opponenti; l'omicidio non doveva essere discusso nel suo ufficio, nè ora nè mai più; non voleva nemmeno sentire un altro suggerimento simile da un funzionario del governo degli Stati Uniti; non è questo il modo nel quale si comportano gli americani.

Dulles fu così chiaro su questo punto, e parlò con così evidente passione e convinzione, che Meyer semplicemente non poteva capire come Dulles avesse mai potuto prendere parte ad un complotto per assassinare qualcuno a prescindere da chi dava l'ordine. Meyer sapeva cosa c'era nei rapporti della Commissione Church, ma egli semplicemente non ci credeva, ci doveva essere qualche errore, esso era oltre la capacità di Meyer considerare che poteva essersi sbagliato su questo argomento, Dulles non aveva lasciato spazio per il dubbio: egli non avrebbe preso parte ad un assassinio.

La solita commedia

....

Il messaggio a McNamara, ed a noi, dovrebbe essere forte e chiaro: l'assassinio è una materia troppo classificata per essere discussa durante riunioni ufficiali od essere registrata in memorandum e minute ufficiali. Quello che gli alti funzionari ai quali veniva recitata la solita commedia non riuscivano a comprendere era il grado di segretezza che circondava un argomento così esplosivo come l'assassinio. Armin Meyer, per esempio, era convinto dalla versione di Dulles della solita commedia che egli non avrebbe mai preso parte ad un assassinio. Egli sapeva appena cosa c'era nel Rapporto sugli assassinii della Commissione Church, in realtà non l'aveva letto e non poteva far quadrare quello che aveva sentito con ciò che pensava di sapere. Se egli avesse letto il rapporto, l'intero rapporto, e molto approfonditamente la lunga nota a pagina 181, avrebbe saputo che la solenne disapprovazione di Dulles in realtà non era altro che la solita commedia. Nel febbraio del 1960, mentre il governo stava cercando di decidere cosa avrebbe fatto per il generale Kassem, il capo della Divisione Vicino Oriente del DDP proponeva che Kassem venisse "incapacitato" con un fazzoletto avvelenato preparato dalla Divisione Servizi Tecnici del DDP. In Aprile la proposta venne sostenuta dal capo Operazioni del DDP, Richard Helms, che appoggiava l'incapacitazione di Kassem in quanto "altamente desiderabile". Meyer avrebbe inoltre saputo che Bissell in tali materie non agiva senza l'approvazione di Dulles, e che Bissell era convinto di non aver potuto rendere più chiaro alla Commissione Church che Dulles non avrebbe proceduto senza un ordine dell'unico uomo con l'autorità di assentire ad un attentato alla vita di un leader straniero. In questo caso il fazzoletto venne regolarmente inviato a Kassem, ma anche se gli fosse mai arrivato certamente non lo uccise. Lo fecero i suoi connazionali l'8 febbraio 1963, giustiziandolo davanti ad un plotone di esecuzione trasmettendo l'avvenimento in diretta alla televisione di Baghdad.

Quello che Livingston Merchant, Armin Meyer, Robert McNamara ed altri non riuscivano a capire era che gli incontri ufficiali nell'ufficio del direttore della CIA, o del Segretario di Stato, o del Gruppo Speciale, non erano proprio il luogo per discutere di qualcosa che fosse veramente segreto. Dal punto di vista della CIA l'ufficio del Segretario di Stato era sicuro quasi quanto la sala del Congresso con la galleria piena di giornalisti. Se si doveva pianificare un assassinio nell'ufficio del Segretario di Stato, o annotare la discussione nelle minute, si poteva anche mandare un comunicato stampa al New York Times. Eisenhower e Kennedy davano la caccia a due nemici in particolare negli anni tra il 1959 ed il 1963,  Lumumba in Congo e Castro a Cuba, ma quando affidavano il lavoro alla CIA si aspettavano segretezza, e questa era quello che ottenevano.

Fonte: Thomas Powers, The Man Who Kept The Secrets: Richard Helms and the CIA, 1979, pp. 160-164.


Richard Sanders, Coordinator, Coalition to Oppose the Arms Trade and editor, of COAT's quarterly magazine "Press for Conversion!.