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Cospirazioni, complotti ed altre nozioni antidemocratiche
di Peter Phillips , 10  novembre 2002

Lo schianto dell'aereo di Paul Wellstone non è stato un incidente. La CIA ha acquistato opzioni su azioni della United Airlines prima dell'11/9 facendo profitti milionari. I militari spruzzano armi biologiche a basso livello sulla gente con scie da aerei cisterna. L'industria del tabacco ha complottato per ingannare il pubblico sugli effetti negativi alla salute del fumo. Lee Harvey Oswald non ha assassinato John Kennedy da solo. L'FBI ha provocato deliberatamente l'incendio alla comunità dei Davidiani. Bombe piazzate all'interno della struttura hanno distrutto l'edificio federale di Oklahoma City. L'AIDS è stato creato in un laboratorio di ricerche governativo. Le vaccinazioni di massa sono studiate per il controllo della mente dei cittadini. La General Motors e la Firestone hanno cospirato per distruggere i trasporti pubblici negli USA. La Casa Bianca di Bush ha interferito con le indagini dell'FBI sulla famiglia bin Laden prima dell'11/9.

Le teorie della cospirazione abbondano in America e sono in relazione diretta alla mancanza di giornalismo investigativo dei media ufficiali delle corporations. Il pubblico ne sa di più sul processo del laboratorio di chirurgia plastica di Winona Ryder che sulle condizioni meteorologiche e le circostanze dell'incidente aereo di Paul Wellstone. Il Los Angeles Times ha stampato 83 piedi di colonne su OJ Simpson durante il suo processo, ma ha ignorato per decenni il deliberato e riuscito disegno della General Motors e della Firestone per smantellare il sistema dei trasporti pubblici di LA prima della II Guerra Mondiale. L'interpretazione di Oliver Stone dell'assassinio di Kennedy è stata in gran parte rifiutata dai media delle corporations come "teoria della cospirazione". Le domande riguardo alla veridicità od alla falsità di cospirazioni e complotti altrettanto importanti spesso non vengono riportate dai mainstream media.

Le dieci grandi corporations che ora dominano i media in America operano principalmente nell'industria dell'intrattenimento. Mentre i corporate media restringono il loro contenuto, con notizie che spesso sembrano assolutamente uguali, l'accesso del pubblico alla vastità di Internet si sta amplificando e pezzi di informazioni e domande senza risposta che portano a nozioni cospirative sono sempre più disponibili on line.

Il Primo Emendamento provvede alla libertà di stampa e venne istituito per proteggere il nostro processo democratico garantendo un elettorato informato. Nondimeno si sono appena concluse delle elezioni nazionali con il più basso afflusso alle urne di tutti i tempi. Milioni di elettori si sono rifiutati di partecipare al processo elettorale. Abbiamo denigrato ed accusato i non votanti di essere cittadini irresponsabili, e nondimeno i corporate media sono stati incapaci di esaminare le questioni fondamentali che in questo paese influiscono sulla maggior parte della gente. I livelli di partecipazione dei votanti sono direttamente in relazione ai temi che i cittadini sentono essere importanti. Molta gente non si fida più dei corporate media per avere la completa verità. Da ciò deriva la suscettibilità della gente di credere alle cospirazioni ed ai complotti per dare spiegazioni a domande senza risposta. Il cinismo ha prevenuto molti dal votare. Come possiamo liberarci da questo dilemma? Primo, possiamo pensare alle cospirazioni come azioni di piccoli gruppi di individui invece che di massicci complotti collettivi del governo e delle corporations. I piccoli gruppi possono essere pericolosi, specialmente quando degli individui hanno un potere significativo su vaste burocrazie pubbliche e private, ma non possono possibilmente essere intercollegati entro un grande fenomeno che collega i vuoti tra migliaia di corporations e di burocrazie governative.  I micro complotti potrebbero ben essere la risposta ad alcune delle cospirazioni fluttuanti nei nostri cerchi di cinismo. Comunque senza approfondite ricerche ci cuciniamo solamente nella nostra sfiducia e proviamo una sempre maggiore alienazione dal nostro processo democratico.

Inoltre, possiamo richiedere con forza ai mainstream media di investire nella democrazia sostenendo il giornalismo investigativo su temi chiave. Il direttore dell'ufficio di Chicago dell'FBI, Tom Kneir, il 17 agosto ha ammesso alle conferenze dell'American Sociological che l'FBI ha condotto un indagine sulle speculazioni precedenti all'11/9, ma si è rifiutato di rivelare chi avesse acquistato le azioni. I mainstream media dovrebbero insistere su questo tema usando le nostre leggi sulla libertà d'informazione per mettere a tacere le domande da cospirazione.

Infine, possiamo richiedere una completa e chiara informazione sulle politiche ed i piani che escono dai circoli politici pubblici e privati delle elite delle corporations e governative americane. Una completa analisi e rivelazione dei piani pubblicati dalla  Trilateral Commission, dal Council on Foreign Relations, dal Hoover Institute, dalla Heritage Foundation, dal Cato Institute, dalla Banca Mondiale e dal Project for the New American Century, mostrerebbe molto di ciò che le elite politiche stanno edificando per il mondo. Non abbiamo bisogno di teorie macro cospirative per comprendere che la gente potente si siede in riunione e pianifica su scala globale per l'interesse privato.

Se venisse offerto in tutta la nazione un aperto dibattito sulle decisioni socio-politiche certamente esso provocherebbe un'ampia partecipazione dei cittadini elettori. Immaginate un programmatore di computer che pensa alle politiche sociali che prevengano la fornitura del suo lavoro ad imprese straniere. Immaginate il suo entusiasmo nel votare per candidati che operassero per proteggere il suo benessere. Immaginate milioni di cittadini che si risvegliano informati ed attivi in un reale processo democratico.


Peter Phillips è docente associato di sociologia alla Sonoma State University e direttore di Project Censored. Può essere contattatto a  peter.phillips@sonoma.edu .