Una delle tappe di base per il lavoro di intervento su Archi, è stata
la ricerca di sfondo.
Lo scopo di tale esperienza era quello di estrapolare dai vari uffici
della città di Reggio Calabria e della zona di Archi, dati numerici
che potessero darci la conoscenza della situazione generale della
nostra zona bersaglio.
Il compito però è stato arduo e poco soddisfacente. Inizialmente siamo
partiti con entusiasmo alla ricerca di dati sulla tossicodipendenza,
ma già dal primo istante è stato chiaro che i responsabili non avrebbero
potuto aiutarci molto, in quanto possedevano dati non disaggregati
per aree e difficilmente comparabili.
Fiduciosi in un futuro migliore, abbiamo rivolto lo sguardo al problema
del lavoro.
Siamo andati all'INPS, all'Ufficio Regionale e Provinciale del Lavoro,
alla Camera di Commercio, al Comune, alla Circoscrizione di Archi,
all'Ufficio di Collocamento, ma nonostante la disponibilità di buona
parte degli addetti ai quali ci siamo rivolti, non abbiamo potuto
fare un'adeguata comparazione dei dati ottenuti, vista la differenza
di organizzazione delle informazioni tra gli uffici.
Qualche dato in più a tale riguardo siamo riusciti ad ottenerlo da
due delle Parrocchie di Archi che abitualmente fanno un censimento
dei residenti e dal quale si può intravedere la situazione generale
del quartiere .
A risollevare le sorti della nostra ormai meno fiduciosa ricerca sono
stati il Centro di Ascolto e Solidarietà "Mons. Italo Calabrò" di
Archi e la dott. De Donno, Preside della Scuola Media locale.
Quest'ultima ci ha infatti permesso di avere un quadro piuttosto chiaro
della dispersione scolastica della zona che fortunatamente non appare
eccessivamente allarmante in quanto relativamente alla scuola elementare
e media oscillerebbe tra lo 0 e l'1,7%, negli anni scolastici 1996/97
e 1997/98.
E' chiaro che questo non è un aspetto da sottovalutare così come sono
da tenere presenti cifre ben più allarmanti riguardanti la presenza
di ragazzi a rischio che andrebbero invece dal 7 al 22% .
A tale proposito va però sottolineata la necessità di definire meglio
in base a cosa questi ragazzi siano stati definiti "a rischio".
Al Centro di Ascolto e Solidarietà, Suor Rita Senatore ci ha fornito
dati dettagliati sulla presenza di extra comunitari e italiani bisognosi
di aiuto (192 nell'anno 1998).
Anche il Tribunale dei Minori ci ha permesso di estrapolare informazioni
su denunce e arresti avvenuti nella zona. Archi ne esce pulita con
solo quattro denunciati su un totale di 1106 procedimenti penali (cioè
lo 0,36%) negli ultimi due anni.
Alla fine di questa esperienza sembra evidente la necessità di organizzare
un archivio di zona che possa aiutarci a fare "parlare i numeri" che
tante volte, come si è visto, possono evidenziare molte più cose positive
di quanto ci si aspetti.
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