GuidaMacropolis

Divulghiamo integralmente questo contributo tratto da Il CACAO della domenica a cura di Jacopo Fo e la redazione di Cacao http://www.cacaonline.it , perchè J.Fo è un ottimista e uno che ha votato PD con sincero entusiasmo. Se chi vota la pensa così, significa che l'ASTENSIONISMO è più che giustificato, doveroso.
La Casta degli orrori

Intercettazioni: cosa succederebbe in un paese normale?

Impestiamo la rete con le registrazioni delle telefonate di Silvio e Company.
Facciamolo subito prima che la nuova leggi lo vieti! Forse se più italiani ascoltassero queste registrazioni qualcuno cambierebbe qualche idea.

Ero stupito ascoltando il tono degli esseri amorali intercettati dalla magistratura. Ascoltare le voci e' diverso che leggere il testo del dialogo. Vi consiglio proprio di sentirle bene (http://www.jacopofo.com/casta-orrori-intercettazioni).
Quello che fa più impressione e' il tono di normalita', di buona educazione, che pervade queste conversazioni.
Fa senso sentire quanto sia a suo agio Berlusconi mentre infrange la legge e ogni decenza, e usa il suo potere per aggiustare gli affari delle sue televisioni, concorda furbate con Sacca', dirigente della Rai, concorrente di Mediaset, e poi da' al figlio Piersilvio le dritte per fottere il sistema.
E poi si mette d’accordo per piazzare le sue attricette… Prima i soldi e la politica, poi la passera. E non e' il solo, telefona Confalonieri, telefona Costanzo (anche loro della concorrenza) telefonano Fassino e Rutelli, anche loro in cerca di raccomandazioni.
Queste registrazioni danno la misura del livello di follia che ha raggiunto il nostro sistema. Non da oggi, badate. Il fatto che ci manchino le registrazioni dei tempi di Craxi e di Fanfani non vuol dire che allora certe porcate non si facessero. Semplicemente 30 anni fa a nessun giudice e a nessun poliziotto poteva venire in mente di intercettare i telefoni dei potenti. Il fatto che oggi succeda e' il segno prepotente che nonostante il livello della merda qualche cosa si muove. 30 anni fa eravamo in una palude di merda immobile. Adesso siamo dentro un fiume impetuoso di liquame. E sono convinto che se la cacca si muove e' meglio anche se fa più puzza.
Comunque, almeno, un pugno di giudici e poliziotti ha fatto il suo dovere. Sono gli altri italiani a far pena perche' non fanno la loro parte. Anzi non percepiscono proprio il problema. Anche loro se fossero potenti userebbero quel che possono per trombare e per sistemare la famiglia.
In un paese normale tutti questi intercettati, compreso D’Alema, dopo le sue conversazioni con Consorte, sarebbero finiti politicamente e si troverebbero probabilmente fisicamente dietro le sbarre di un carcere.
In Italia il problema non si pone. I politici hanno fatto i compiti a casa e ci hanno regalato un codice penale scritto apposta per assolvere i potenti.
Ci mancano proprio dei reati: fare cartello (come accaduto nell’inciucio Rai-Mediaset), manipolare la borsa usando informazioni riservate (Unipol) negli Usa, ad esempio, sono reati puniti quanto uno stupro in Italia.
Qui invece ti danno una multa come per il divieto di sosta.

In questo panorama avvilente, per ora, tra i pochi che si salvano c’e' Veltroni.
Lui però ha trovato un altro modo per sputtanarsi. Ha usato la storia del Buco di Roma. Non so se avete ascoltato la sua conferenza stampa nella quale si difende per aver lasciato non 8 mila miliardi di debito ma SOLTANTO 6,874 miliardi di euro, tredici mila miliardi di lire di debito. Tredici mila miliardi di lire di debito.
La genialita' di Veltroni sta nel dire: che volete da me? Il debito di Milano e' maggiore. Il che e' vero. Ma e' una cosa da scuola elementare.
Signora maestra però lui ha rotto due matite, io una sola!
Non sfiora neppure l’idea che un Comune dovrebbe essere in pareggio. E non mi si dica che la sinistra con Rutelli e Veltroni, sindaci uno dopo l’altro, non ha avuto il tempo di pareggiare il bilancio.
Zanonato, il sindaco di Padova, ad esempio e' riuscito a tagliare 1 milione e mezzo di euro all’anno soltanto sostituendo le lampadine dell’illuminazione pubblica e le caldaie. Realizzando lo stesso intervento Veltroni avrebbe ottenuto un risparmio di almeno 15 milioni di euro. In dieci anni sarebbero stati 150 milioni di euro.
Il risparmio complessivo del comune sul fronte energetico avrebbe potuto facilmente raggiungere i 60 milioni di euro all’anno (adottando isolamento termico, pannelli solari per l’acqua calda, pompe di calore, impianti geotermici ecc… ecc… ecc…). Un miliardo e mezzo di euro risparmiato in dieci anni. Tremila miliardi di lire. Quasi un quarto del debito che Veltroni ha ammesso.
E non può neanche dire che la proposta non gli sia arrivata. Sicuramente gliene hanno parlato in molti.
Io personalmente ci ho provato dal 2000 al 2003, tentando molte strade, parlando con segretari di assessori, conoscenti, giornalisti, e appellandomi ai romani che venivano al teatro dei Satiri a vedere i miei spettacoli.
Poi ho rinunciato. Era chiaro che non interessava un cazzo a nessuno.
E vogliamo parlare dell’efficienza del Comune? Dei fannulloni? Delle procedure irrazionali e dispendiose?
Non mi sembra proprio che Veltroni abbia brillato in questo settore. E’ stato bravissimo a livello di immagine, efficiente sul terreno culturale e ha sicuramente realizzato alcune cose molto positive. Ma per fare il buon sindaco non basta. E questo vale non solo per Veltroni. Sono rarissimi i casi in cui gli amministratori di sinistra sono riusciti a compiere una rivoluzione della razionalizzazione del sistema gestionale del comune. Per anni mi sono dedicato a contattare sindaci e assessori e a fare proposte. C’ho provato anche con Prodi. Nel complesso ho contattato almeno cento amministrazioni pubbliche e una ventina di parlamentari e segretari di partito. Ho avuto risposte positive solo da Padova, Monsano, Bagnacavallo, dalla provincia di Ancona e dalla regione Emilia Romagna. Ovviamente ci sono molti altri casi positivi in Italia: Bolzano, Trento, Trezzano Rosa, Reggio Emilia, Calimera, Avezzano Ligure, Colorno e altri. Ma nell’insieme saranno a stento 200 i comuni italiani che hanno iniziato un percorso di vero rinnovamento (vedi ad esempio la rete dei comuni virtuosi http://www.comunivirtuosi.org/). I comuni italiani sono però più di ottomila. Una meta' in mano alla sinistra.
Se al Pd interessera' mai di creare una commissione d’inchiesta tecnico scientifica potrei proporre una decina di persone in grado di fornire un’analisi sui molti settori nei quali un amministratore oculato potrebbe compiere tagli di spesa migliorando al contempo la qualita' dei servizi.
A questo punto le domande sono due: quando gli amici del PD riusciranno a scalzare l’attuale classe dirigente con poltrona incorporata? Una delle cose che accadono nelle democrazie moderne e' che le squadre che perdono vanno a casa.
E credo che a livello di sconfitta la sinistra italiana abbia dato delle lezioni al mondo.
E comunque una cosa sia chiara: io alle prossime elezioni europee e alle prossime amministrative non voterò un partito diretto da persone come Veltroni, D’Alema, Rutelli e Fassino.
Adesso il ricatto “o voti me o ti becchi Berlusconi” non funziona più. Berlusconi ce lo siamo beccato tutto grazie a queste cime della strategia politica. Adesso o mi fai vedere almeno mezzo Zapatero o ritorno a non votare come ho fatto per tanto tempo.
Per par condicio ricordo che gente come Bertinotti non e' esente dall’inciucio. La sconfitta se la sono costruita anche loro pezzo per pezzo, con arguzia. Come abbiamo detto a proposito di Europa7 e di Francesco Di Stefano, l’uomo di Bertinotti nella commissione per l’assegnazione delle frequenze ha sempre votato per difendere Rete4 e fottere Europa7 (http://www.jacopofo.com/node/2362).
Dulcis in fundo sono stati due voti di Rifondazione Comunista che hanno impedito che in Italia si potessero liberamente modificare le auto a benzina in auto elettriche. Siamo l’unico paese d’Europa!
(La motivazione fu: che sennò finisce che i ricchi si fanno delle auto di iper lusso esagerato e tocca impedirglielo sennò gli operai si sentono umiliati). La lobby delle auto gli ha fatto dire 400 messe.

Jacopo Fo