IL FANNULLONE
IL TESTAMENTO

lato A

Senza pretesa di voler strafare

io dormo al giorno quattordici ore

anche per questo nel mio rione

godo la fama di fannullone

ma non si sdegni la brava gente

se nella vita non riesco a far niente.-

Tu vaghi per le strade quasi tutta la notte

sognando mille favole di gloria e di vendette

racconti le tue storie a pochi uomini ormai stanchi

che ridono fissandoti con vuoti sguardi bianchi

tu reciti una parte fastidiosa alla gente

facendo della vita una commedia divertente.

-Ho anche provato a lavorare

senza risparmio mi diedi da fare

ma il sol risultato dell'esperimento

fu della fame un tragico aumento

non si risenta la gente per bene

se non mi adatto a portar le catene.-

Ti diedero lavoro in un grande ristorante

a lavare gli avanzi della gente elegante

ma tu dicevi -il cielo è la mia unica fortuna

e l'acqua dei piatti non rispecchia la luna-

tornasti a cantar storie lungo strade di notte

sfidando il buon umore delle tue scarpe rotte.

-Non sono poi quel cagnaccio malvagio

senza morale straccione e randagio

che si accontenta di un osso bucato

con affettuoso disprezzo gettato

al fannullone sa battere il cuore

il cane randagio ha trovato il suo amore.-

Pensasti al matrimonio come al giro di una danza

amasti la tua donna come un giorno di vacanza

hai preso la tua casa per rifugio alla tua fiacca

per un attaccapanni a cui appendere la giacca

e la tua dolce sposa consolò la sua tristezza

cercando tra la gente chi le offrisse tenerezza.

-È andata via senza fare rumore

forse cantando una storia d'amore

la raccontava ad un mondo ormai stanco

che camminava distratto al suo fianco

lei tornerà in una notte d'estate

l'applaudiranno le stelle incantate

rischiareranno dall'alto i lampioni

la strana danza di due fannulloni

la luna avrà dell'argento il colore

sopra la schiena dei gatti in amore.-

lato B

CARLO MARTELLO (ritorna dalla battaglia di Poitiers)

Re Carlo tornava dalla guerra

lo accoglie la sua terra

cingendolo d'allor

al sol della calda primavera

lampeggia l'armatura

del sire vincitor

il sangue del principe del Moro

arrossano il ciniero

d'identico color

ma più che del corpo le ferite

da Carlo son sentite

le bramosie d'amor

"se ansia di gloria e sete d'onore

spegne la guerra al vincitore

non ti concede un momento per fare all'amore

chi poi impone alla sposa soave di castità

la cintura, ahimè è grave,

in battaglia può correre il rischio di perder la chiave"

così si lamenta il Re cristiano

s'inchina intorno il grano

gli son corona i fior

lo specchi di chiara fontanella

riflette fiero in sella

dei Mori il vincitor

Quand'ecco nell'acqua si compone

mirabile visione

il simbolo d'amor

nel folto di lunghe trecce bionde

il seno si confonde

ignudo in pieno sol

"Mai non fu vista cosa più bella

mai io non colsi siffatta pulzella"

disse Re Carlo scendendo veloce di sella

"De' cavaliere non v'accostate

già d'altri è gaudio quel che cercate

ad altra più facile fonte la sete calmate"

Sorpreso da un dire sì deciso

sentendosi deriso

Re Carlo s'arrestò

ma più dell'onor potè il digiuno

fremente l'elmo bruno

il sire si levò

codesta era l'arma sua segreta

da Carlo spesso usata

in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone

e un volto da caprone

ma era sua maestà

 

"Se voi non foste il mio sovrano"

Carlo si sfila il pesante spadone

"non celerei il disio di fuggirvi lontano,

ma poiché siete il mio signore"

Carlo si toglie l'intero gabbione

"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"

Cavaliere egli era assai valente

ed anche in quel frangente

d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone

incerto sull'arcione

tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella

repente la parcella

presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire

fan cinquemila lire

è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane

che le avventure in codesto reame

debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c'è poi da ridire

ben mi ricordo che pria di partire

v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Ciò detto agì da gran cialtrone

con balzo da leone

in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco

fra i glicini e il sambuco

il Re si dileguò

Re Carlo tornava dalla guerra

lo accoglie la sua terra

cingendolo d'allor

al sol della calda primavera

lampeggia l'armatura

del sire vincitor

lato A

Quando la morte mi chiamerà

forse qualcuno protesterà

dopo aver letto nel testamento

quel che gli lascio in eredità

non maleditemi non serve a niente

tanto all'inferno ci sarò già

ai protettori delle battone

lascio un impiego da ragioniere

perché provetti nel loro mestiere

rendano edotta la popolazione

ad ogni fine di settimana

sopra la rendita di una puttana

ad ogni fine di settimana

sopra la rendita di una puttana

voglio lasciare a Bianca Maria

che se ne frega della decenza

un attestato di benemerenza

che al matrimonio le spiani la via

con tanti auguri per chi c'è caduto

di conservarsi felice e cornuto

con tanti auguri per chi c'è caduto

di conservarsi felice e cornuto

sorella morte lasciami il tempo

di terminare il mio testamento

lasciami il tempo di salutare

di riverire di ringraziare

tutti gli artefici del girotondo

intorno al letto di un moribondo

signor becchino mi ascolti un poco

il suo lavoro a tutti non piace

non lo consideran tanto un bel gioco

coprir di terra chi riposa in pace

ed è per questo che io mi onoro

nel consegnarle la vanga d'oro

ed è per questo che io mi onoro

nel consegnarle la vanga d'oro

per quella candida vecchia contessa

che non si muove più dal mio letto

per estirparmi l'insana promessa

di riservarle i miei numeri al lotto

non vedo l'ora di andar fra i dannati

per rivelarglieli tutti sbagliati

non vedo l'ora di andar fra i dannati

per rivelarglieli tutti sbagliati

 

quando la morte mi chiederà

di restituirle la libertà

forse una lacrima forse una sola

sulla mia tomba si spenderàf

orse un sorriso forse uno solo

dal mio ricordo germoglierà

se dalla carne mia già corrosa

dove il mio cuore ha battuto un tempo

dovesse nascere un giorno una rosa

la do alla donna che mi offrì il suo pianto

per ogni palpito del suo cuore

le rendo un petalo rosso d'amore

per ogni palpito del suo cuore

le rendo un petalo rosso d'amore

a te che fosti la più contesa

la cortigiana che non si dà a tutti

ed ora all'angolo di quella chiesa

offri le immagini ai belli ed ai brutti

lascio le note di questa canzone

canto il dolore della tua illusione

a te che sei per tirare avanti

costretta a vendere Cristo e i santi

quando la morte mi chiamerà

nessuno al mondo si accorgerà

che un uomo è morto senza parlare

senza sapere la verità

che un uomo è morto senza pregare

fuggendo il peso della pietà

cari fratelli dell'altra sponda

cantammo in coro giù sulla terra

amammo tutti l'identica donna

partimmo in mille per la stessa guerra

questo ricordo non vi consoli

quando si muore si muore si muore soli

questo ricordo non vi consoli

quando si muore si muore soli.

lato B

LA BALLATA DEL MICHE'

Quando hanno aperto la cella

era già tardi perché

con una corda al collo

freddo pendeva Michè

tutte le volte che un gallo

sento cantar penserò

a quella notte in prigione

quando Michè s'impiccò

stanotte Michè

s'è impiccato a un chiodo perché

non voleva restare vent'anni in prigione

lontano da te

nel buio Michè se n'è andato sapendo che a te

non poteva mai dire che aveva ammazzato

soltanto per te

io so che Michè

ha voluto morire perché

ti restasse il ricordo del bene profondo

che aveva per te

vent'anni gli avevano dato

la corte decise così

perché un giorno aveva ammazzato

chi voleva rubargli Marì

l'avevan perciò condannato

vent'anni in prigione a marcir

però adesso che lui s'è impiccato

la porta gli devono aprir

se pure Michè

non ti ha scritto spiegando perché

se n'è andato dal mondo tu sai che l'ha fatto

soltanto per te

domani alle tre

nella fossa comune sarà

senza il prete e la messa perché d'un suicida

non hanno pietà

domani Michè

nella terra bagnata sarà

e qualcuno una croce col nome la data

su lui pianterà

e qualcuno una croce col nome e la data

su lui pianterà

 

 

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