SUZANNE
LA CATTIVA STRADA

lato A

Nel suo posto in riva al fiume

Suzanne ti ha voluto accanto,

e ora ascolti andar le barche

e ora puoi dormirle al fianco,

si lo sai che lei è pazza

ma per questo sei con lei.

E ti offre il tè e le arance

che ha portato dalla Cina

e proprio mentre stai per dirle

che non hai amore da offrirle,

lei è già sulla tua onda

e fa che il fiume ti risponda

che da sempre siete amanti.

E tu vuoi viaggiarle insieme

vuoi viaggiarle insieme ciecamente,

perché sai che le hai toccato il corpo,

il suo corpo perfetto con la mente.

E Gesù fu marinaio

finché camminò sull'acqua,

e restò per molto tempo

a guardare solitario

dalla sua torre di legno,

e poi quando fu sicuro

che soltanto agli annegati

fosse dato di vederlo,

disse: "Siate marinai

finché il mare vi libererà".

E lui stesso fu spezzato,

ma più umano, abbandonato,

nella nostra mente lui non naufragò.

E tu vuoi viaggiargli insieme

vuoi viaggiargli insieme ciecamente,

forse avrai fiducia in lui

perché ti ha toccato il corpo con la mente.

E Suzanne ti dà la mano,

ti accompagna lungo il fiume,

porta addosso stracci e piume,

presi in qualche dormitorio,

il sole scende come miele

su di lei donna del porto

che ti indica i colori

fra la spazzatura e i fiori,

scopri eroi fra le alghe marce

e bambini nel mattino,

che si sporgono all'amore

e così faranno sempre;

e Suzanne regge lo specchio.

E tu vuoi viaggiarle insieme

vuoi viaggiarle insieme ciecamente,

perché sai che ti ha toccato il corpo,

il tuo corpo perfetto con la mente.

lato B

GIOVANNA D'ARCO

Attraverso il buio Giovanna d'Arco

precedeva le fiamme cavalcando,

nessuna luna per la sua corazza

nessun uomo nella sua fumosa notte al suo fianco.

"Della guerra sono stanca ormai

al lavoro di un tempo tornerei,

a un vestito da sposa o qualcosa di bianco,

per nascondere questa mia vocazione al trionfo ed al pianto".

"Son parole le tue che volevo ascoltare,

ti ho spiata ogni giorno cavalcare,

e a sentirti così ora so cosa voglio:

vincere un'eroina così fredda, abbracciarne l'orgoglio".

"E chi sei tu", lei disse divertendosi al gioco,

"chi sei tu che mi parli così senza riguardo"

"veramente stai parlando col fuoco,

e amo la tua solitudine, amo il tuo sguardo".

"E se tu sei il fuoco raffreddati un poco,

le tue mani ora avranno da tenere qualcosa",

e tacendo gli si arrampicò dentro

ad offrirgli il suo modo migliore di essere sposa.

E nel profondo del suo cuore rovente

lui prese ad avvolgere Giovanna d'Arco,

e là in alto e davanti alla gente,

lui appese le ceneri inutili del suo abito bianco.

E fu dal profondo del suo cuore rovente

che lui prese Giovanna e la colpì nel segno,

e lei capì chiaramente

che se lui era il fuoco lei doveva essere il legno.

 

 

lato A

Alla parata militare

sputò negli occhi a un innocente

e quando lui chiese "perché"

lui gli rispose questo è niente

e adesso è ora che io vada

e l'innocente lo seguì

senza le armi lo seguì

sulla sua cattiva strada.

Nei viali dietro la stazione

rubò l'incasso a una regina

e quando lei gli disse "come"

lui le rispose "forse è meglio è come prima

forse è ora che io vada"

e la regina lo seguì

col suo dolore lo seguì

sulla sua cattiva strada.

E in una notte senza luna

truccò le stelle ad un pilota

quando l'aeroplano cadde

lui disse "è colpa di chi muore

comunque è meglio che io vada"

ed il pilota lo seguì

senza le stelle lo seguì

sulla sua cattiva strada.

A un diciottenne alcolizzato

versò da bere ancora un poco

e mentre quello lo guardava

lui disse "Amico ci scommetto stai per dirmi

adesso è ora che io vada"

l'alcolizzato lo capì

non disse niente e lo seguì

sulla sua cattiva strada.

Ad un processo per amore

baciò le bocche dei giurati

e ai loro sguardi imbarazzati

rispose "Adesso è più normale

adesso è meglio, adesso è giusto, giusto,

è giusto che io vada

ed i giurati lo seguirono

a bocca aperta lo seguirono

sulla sua cattiva strada

sulla sua cattiva strada.

E quando poi sparì del tutto

a chi diceva "è stato un male"

a chi diceva "è stato un bene"

raccomandò "non vi conviene

venir con me dovunque vada,

ma c'è amore un po' per tutti

e tutti quanti hanno un amore

sulla cattiva strada

sulla cattiva strada".

lato B

AMICO FRAGILE

Evaporato in una nuvola rossa

in una delle molte feritoie della notte

con un bisogno d'attenzione e d'amore

troppo, "Se mi vuoi bene piangi"

per essere corrisposti,

valeva la pena divertirvi le serate estive

con un semplicissimo "Mi ricordo":

per osservarvi affittare un chilo d'erba

ai contadini in pensione e alle loro donne

e regalare a piene mani oceani

ed altre ed altre onde ai marinai in servizio,

fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli

senza rimpiangere la mia credulità;

perché già dalla prima trincea

ero più curioso di voi

ero molto più curioso di voi.

E poi sospeso tra i vostri "Come sta"

meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,

tipo "Come ti senti amico, amico fragile,

se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"

"lo sa che io ho perduto due figli"

"signora lei è una donna piuttosto distratta"

E ancora ucciso dalla vostra cortesia

nell'ora in cui un mio sogno

ballerina di seconda fila,

agitava per chissà quale avvenire

il suo presente di seni enormi

e il suo cesareo fresco,

pensavo è bello che dove finiscono le mie dita

debba in qualche modo incominciare una chitarra.

E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,

mi sentivo meno stanco di voi

ero molto meno stanco di voi

Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta

fino a vederle spalancarsi la bocca

Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli

di parlare ancora male ad alta voce di me

Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo

con una scatola di legno che dicesse perderemo

Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane

il mio è un po' di tempo che si chiama Libero

Potevo assumere un cannibale al giorno

per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle

Potevo attraversare litri e litri di corallo

per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.

E mai che mi sia venuto in mente,

di essere più ubriaco di voi

di essere molto più ubriaco di voi.

 

 

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